Barbara Borghetti

Non sono proprio un fulmine .

Mi sono avvicinata alla corsa dopo la nascita di Gianluca nell'ottobre 2002. Non riuscivo più a conciliare i miei impegni di mamma, con la palestra. Quindi, appena avevo qualche momento di libertà, uscivo e facevo la mia corsetta.. L'inizio e' stato durissimo. Ad Aprile 2003 un amico mi convince a partecipare a Vivicitta'. 6 km che mi sembravano un'impresa titanica...; da quel momento e' stata fatta, "se  entri nel tunnel non ne esci più". La passione cancella tutto, la fatica, il sacrificio, le levatacce, il freddo, il caldo, il dolore; non senti più nulla, vuoi solo correre. 

Tante gare, tante esperienze, tante avventure da quel giorno. L'iscrizione alla mia prima squadra, una di quelle definite "forti ", esperienza necessaria per capire che non ne facevo parte. Non conoscevo ancora la Running Prealpino. Notavo spesso quelle due  maglie gialle, quella coppia indivisibile, durante le mie garette. Una "moraccina"e un ragazzo che correva sempre telefonando.. Mi divertivano. Li incontravo sempre e se non li vedevo, li cercavo con lo sguardo. Un certo Beppe , con la scritta "CAPITANO" sulla schiena, sembrava essere il loro motivatore. Loro mi hanno fatto notare la squadra dei gialli! Un gruppo di pazzi, sempre allegri. Tante persone diverse con un unico obiettivo: DIVERTIRSI. Non avevo dubbi, sarei diventata una RP.